Che cos’è l’ottobrata romana?2 min read
Gli amanti dell’Italia sanno che ottobre è il mese perfetto per visitare Roma, il miglior periodo dell’anno per il clima, la luce, gli odori. L’Ottobrata è una seconda estate, le altre città hanno un’estate sola, Roma due.
Ma qual è l’origine del termine che indica questo periodo? Le Ottobrate romane erano le feste che chiudevano la vendemmia: si organizzavano gite fuori porta, dove i nobili e il popolo finivano per festeggiare insieme, partivano si divisi, ma al terzo bicchiere di buon vino non si capiva più chi aveva quattro cognomi e chi faceva lo sguattero. Durante le Ottobrate ci si vestiva eccentrici, barocchi, le donne erano piene di fiori e piume.
Le gite si facevano di giovedì: ci si svegliava presto e si partiva con i carretti trainati da cavalli, sui quali c’erano sette ragazze vestite a festa. Tra loro spiccava la bellona, seduta accanto al carrettiere. Altri uomini seguivano il carro a piedi.
Arrivati fuori porta si iniziava a giocare a qualsiasi cosa, poi c’erano canti, balli, stornelli, vino a fiumi e grandi mangiate: immancabili erano gnocchi, polli, trippa e abbacchio.
Ma dove si andava di preciso? Una delle mete più gettonate era il monte Testaccio, le campagne intorno a ponte Milvio, le vigne situate tra Monteverde e porta San Pancrazio o fuori porta San Giovanni e porta Pia.
I ritorni erano molto più chiassosi delle andate, la gente era contenta per il lavoro portato a termine, ma soprattutto per l’atmosfera di festa che si respirava in questi giorni.
Le Ottobrate hanno resistito fino alla fine del governo papale, poco dopo la metà del 1800, qualcuno nei primi del Novecento ancora le faceva, oggi si sono completamente perse ma quando si parla del bel tempo a ottobre, si parla ancora dell’immortale Ottobrata romana.